s.t. foto libreria galleria Via degli Ombrellari, 25 00193 Roma Italie
A dieci anni di distanza dalla sua ultima personale romana, Lorenzo Castore presenta da s.t. foto libreria gli scatti realizzati nel corso degli ultimi mesi: un diario fotografico di circa quaranta immagini in bianco nero intitolato Notebook.
Il fotografo lo ha riassunto come segue: “La serie si chiama Notebook, e non è un progetto fotografico concepito per un fine specifico. Queste foto le farei comunque; le faccio dove capita, senza un filo conduttore, sono le persone che mi sono vicine, quelle che ho incontrato per un attimo, animali, muri, strade, nuvole, tutto. Le fotografie che presento qui riguardano gli ultimi sette mesi, più o meno. Sono come degli appunti di un diario, non pretendono di indagare su altro che non le ventiquattro ore: quello che trovo per la strada e le cose che mi passano per la testa. Certo, vorrei che non fossero percepite come autoreferenziali, ma che potessero dare spazio all'immaginazione di chi le guarda, vorrei che ognuno ci si potesse sentire vicino, prossimo, che guardandole possa venire in mente di dire: ‘anch'io mi sono sentito così, so di che cosa stai parlando...’. Non sono didascalie della mia vita, ma fonti di calore”.
La mostra nasce dall’incontro tra Castore e il team di s.t. foto libreria galleria: grazie ad una complicità di intendimenti è nata l’idea di dar vita a un articolato progetto di ricognizione nel territorio del vissuto quotidiano e della trasparenza emotiva. Lo scambio e la collaborazione tra il fotografo e la libreria galleria romana ha prodotto una sfaccettata serie di ipotesi che sono nate, evolute, alcune delle quali sono state scartate ed infine si sono cristallizzate nell’attuale esposizione. Il risultato di tale laboratorio a più voci si è svolto attraverso la visione diretta dei provini, la scelta degli scatti e del formato delle immagini da stampare e si concluderà a pochi giorni dall’inaugurazione con l’inclusione di nuove immagini che Castore ha nel frattempo continuato a scattare.
In queste fotografie Castore rivela la sua specifica vocazione a registrare, tramite l’obiettivo, non tanto la realtà del quotidiano quanto l’emozione scaturita e legata alla percezione della realtà. Anche se il tentativo di creare una mappatura dei sentimenti attraversa in vario modo l’intero percorso creativo del fotografo(da Nero al progetto tutt’ora in corso de La terra sotto i piedi), quanto Notebook porta in primo piano è la sua attenzione a fissare i legami affettivi con un esteso gruppo di amici, parenti e sconosciuti: una famiglia di elezione con cui condividere una notte, un concerto, un viaggio, o la stessa visione del mondo. Alla varietà degli legami, degli incontri, delle situazioni, corrisponde una ricchezza di soluzioni stilistiche: ritratti in posa e immagini mosse, dettagli contrastati e scene luministicamente elaborate, scatti fortuiti e piccole sequenze.
L’allestimento di questo notebook è concepito come un progetto altrettanto libero e dinamico di abbinamento e riquadratura tra soggetti, scatti e formati di stampa non omogenei: un album fotografico che, conquistato lo spazio della parete, può svilupparsi senza gerarchie di racconto o limiti di impaginazione, invitandoci a ritrovare il peso e la risonanza che ognuna di queste immagini possiede.
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DI LEI - donne globali raccontano
giovedì 9 luglio, ore 19.00
presentazione con slide show del libro
DI LEI. Donne globali raccontano
s.t. foto libreria galleria
Via degli Ombrellari, 25
00193 Roma
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dalle ore 10.30 alle 20.00
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Lorenzo Castore - Notebook
giovedì 25 giugno
ore 19:00
fino al al 15 settembre 2009
dal lunedì al sabato 10.30-20.00
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A dieci anni di distanza dalla sua ultima personale romana, Lorenzo Castore presenta da s.t. foto libreria gli scatti realizzati nel corso degli ultimi mesi: un diario fotografico di circa quaranta immagini in bianco nero intitolato Notebook.
Il fotografo lo ha riassunto come segue: “La serie si chiama Notebook, e non è un progetto fotografico concepito per un fine specifico. Queste foto le farei comunque; le faccio dove capita, senza un filo conduttore, sono le persone che mi sono vicine, quelle che ho incontrato per un attimo, animali, muri, strade, nuvole, tutto. Le fotografie che presento qui riguardano gli ultimi sette mesi, più o meno. Sono come degli appunti di un diario, non pretendono di indagare su altro che non le ventiquattro ore: quello che trovo per la strada e le cose che mi passano per la testa. Certo, vorrei che non fossero percepite come autoreferenziali, ma che potessero dare spazio all'immaginazione di chi le guarda, vorrei che ognuno ci si potesse sentire vicino, prossimo, che guardandole possa venire in mente di dire: ‘anch'io mi sono sentito così, so di che cosa stai parlando...’. Non sono didascalie della mia vita, ma fonti di calore”.
La mostra nasce dall’incontro tra Castore e il team di s.t. foto libreria galleria: grazie ad una complicità di intendimenti è nata l’idea di dar vita a un articolato progetto di ricognizione nel territorio del vissuto quotidiano e della trasparenza emotiva. Lo scambio e la collaborazione tra il fotografo e la libreria galleria romana ha prodotto una sfaccettata serie di ipotesi che sono nate, evolute, alcune delle quali sono state scartate ed infine si sono cristallizzate nell’attuale esposizione. Il risultato di tale laboratorio a più voci si è svolto attraverso la visione diretta dei provini, la scelta degli scatti e del formato delle immagini da stampare e si concluderà a pochi giorni dall’inaugurazione con l’inclusione di nuove immagini che Castore ha nel frattempo continuato a scattare.
In queste fotografie Castore rivela la sua specifica vocazione a registrare, tramite l’obiettivo, non tanto la realtà del quotidiano quanto l’emozione scaturita e legata alla percezione della realtà. Anche se il tentativo di creare una mappatura dei sentimenti attraversa in vario modo l’intero percorso creativo del fotografo(da Nero al progetto tutt’ora in corso de La terra sotto i piedi), quanto Notebook porta in primo piano è la sua attenzione a fissare i legami affettivi con un esteso gruppo di amici, parenti e sconosciuti: una famiglia di elezione con cui condividere una notte, un concerto, un viaggio, o la stessa visione del mondo. Alla varietà degli legami, degli incontri, delle situazioni, corrisponde una ricchezza di soluzioni stilistiche: ritratti in posa e immagini mosse, dettagli contrastati e scene luministicamente elaborate, scatti fortuiti e piccole sequenze.
L’allestimento di questo notebook è concepito come un progetto altrettanto libero e dinamico di abbinamento e riquadratura tra soggetti, scatti e formati di stampa non omogenei: un album fotografico che, conquistato lo spazio della parete, può svilupparsi senza gerarchie di racconto o limiti di impaginazione, invitandoci a ritrovare il peso e la risonanza che ognuna di queste immagini possiede.
Lorenzo Castore nasce a Firenze il 22 giugno 1973 e si trasferisce a Roma nel 1981. Comincia la sua attività già nel 1997, studiando privatamente fotografia, prima di laurearsi in Giurisprudenza. Da un viaggio in India, dove segue gli itinerari dei pellegrinaggi induisti, nasce la sua prima mostra personale in una galleria romana. Lavora in seguito in Germania, Francia, Polonia, Inghilterra, Grecia, Spagna, Croazia e Stati Uniti. Parte del lavoro su New York, riguardante l’11 settembre, viene presentato con il titolo “Babylon, New York” alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma che ha acquisito nel tempo alcune delle sue fotografie.
Nel 2002, dopo due lunghi soggiorni a L’Avana, nasce “Paradiso”, presentato alla Galleria Grazia Neri a Milano e alla Galleria VU’ di Parigi e in seguito ai Rencontres d'Arles e in diverse gallerie tedesche. Con il libro omonimo, pubblicato da Peliti, vince nel 2005 il Leica European Publishers’ Award for Photography. I suoi scatti a Cuba sono inoltre confluiti nella mostra “P Zero Pirelli”, al Museo della Permanente di Milano e nel catalogo edito da Federico Motta.
Lavora a lungo nel Sulcis, al progetto “Nero”, esposto a Palazzo Reale a Milano, a Cracovia durante il Mese della Fotografia e quindi confluito nel volume omonimo, pubblicato sempre da Motta. A Milano documenta la costruzione del teatro degli Arcimboldi. Queste immagini vengono poi pubblicate in una monografia edita da Skira. Ha inoltre partecipato alla mostra “L’attimo fuggente tra fotografia e cinema. La fotografia vista da Renzo Piano”, a cura di Daniela Palazzoli, presso la Pinacoteca Agnelli e il Museo del Cinema di Torino (catalogo Skira).
“La Terra sotto i Piedi”, un progetto iniziato nel 1999 e tuttora in svolgimento, viene presentato nelle gallerie FNAC italiane, alla Galleria AnimaAr di Cracovia e Galleria Yours di Varsavia.Nel 2009 ha partecipato alla collettiva Clear Light per Fotografia Europea, Reggio Emilia, curata da Giovanna Calvenzi e Laura Serani.
Attualmente sta lavorando ad un reportage video-fotografico concepito anche come progetto editoriale, in collaborazione con Adam Cohen. Dello stesso artista newyorkese ha recentemente curato la prima personale in Italia (Milano e Roma, FNAC).
E' rappresentato dall’agenzia e dalla galleria VU’.