Massimiliano Camellini, nato a Venezia nel 1964, attualmente vive in provincia di Reggio Emilia. Negli anni ’90 si è avvicinato ad una fotografia di ricerca, influenzata dalla propensione per il reportage. Dal 2001 comincia a realizzare progetti costituiti da serie di opere, dedicate a temi universali. La prima serie di opere è dedicata agli istinti e sogni dell’uomo, ricercandoli nella realtà di oggi come sono raccontati dalla storia, dalla letteratura e dal mito; appartengono a questo ciclo Oltre le Gabbie (2001), I Volanti (2004), Duel (2006), Nuove Arene (2009), Il laboratorio dell’ossessione (2010), ore 18.00, l'orario è finito (2012). Un nuovo progetto, iniziato nel 2008, frammenti nel tempo, ricerca nella realtà contemporanea segnali spazio-temporali per un'indagine antropologica dell'evoluzione dei contesti urbani; “Tram-Frame” è il primo lavoro del ciclo.
Massimiliano Camellini deve molto ad importanti artisti e curatori che lo hanno aiutato nel suo percorso artistico, tra i quali Vasco Ascolini, Charles-Henri Favrod, Jean Arrouye, Enrica Viganò, Georges Vercheval, Mara Granzotto, Manuela De Leonardis.
Accanto ad una fotografia di ricerca, ha sempre svolto anche attività didattiche e formative, quali corsi di fotografia e progetti di ricerca sulla composizione fotografica per ragazzi.
Ha inoltre realizzato collaborazioni fotografiche con il mondo del teatro, curando sezioni fotografiche di progetti editoriali e sviluppando ricerche fotografiche basate sulla performance teatrale.
In occasione delle esposizioni personali e collettive dell’autore sia in Italia che all’estero sono stati organizzati eventi e dibattiti ispirati ai temi storici delle sue opere. Le sue fotografie sono conservate in numerose collezioni di musei di arte contemporanea e fotografia di tutto il mondo, ed oggetto di diverse pubblicazioni.
Collabora con la rivista "Rifrazioni, dal cinema all'oltre" di Bologna.